LA NASCITA DELLA VILLA
COMUNALE
Cilli Virgilio
di Evaristo Sparvieri
Lavori di riempimento del
vallone per realizzare lavilla comunale.
Imitando lo stile dei versi iniziali de “La quercia caduta” del
Poeta Giovanni Pascoli, osiamo dire : “Dov’ era il fosso, or sè
la Villa spande altera".
Il luogo dove essa è ubicata non era altro (negli anni sessanta)
che una profonda e ruvida vallata, destinata al naturale
raccoglimento delle acque piovane, provenienti (spesso
abbondanti) dalle zone alte del paese, site in quella direzione.
La geniale idea della realizzazione della Villa Comunale, in
quel posto, è stata del Cav. Cilli Virgilio che, prendendo a
cuore il “da farsi”, si è “caparbiamente” interessato affinchè
il terreno risultante dagli sbancamenti effettuati per la
nascita dello stabilimento S I V, venisse“travasato” in detto
luogo, onde poterlo rendere pianeggiante e quindi adatto allo
scopo da raggiungere.
A dire il vero è stata un’impresa ardua e di non poche
difficoltà, siano esse di natura tecnica che di natura pratico –
dirigenziale.
Ci sono state anche avversità di non poco conto, non solo da
parte dei proprietari dei terreni interessati, ma anche da fonti
politico-amministrative, ritenendo, il progetto cosa
irrealizzabile e, addirittura cosa da “pazzi”.
Tutto, però ha potuto concludersi felicemente, grazie
all’instancabile e costante impegno del “testardo” suo Ideatore,
che si è sempre prodigato per lo sviluppo, il bene ed il
progresso della nostra Cittadina.
Ora detta opera, risplende maestosa ed altera nel suo aspetto
per la sua impeccabile funzionalità, eleganza, magnificenza e
per quant’altro di straordinario possa offrire.
Nel suo splendore, è diventato il maggior centro di attrazione
sociale, il preferito luogo del passeggio, l’oasi dello svago e,
principalmente, sede di giocosi ed attrezzatissimi spazi
riservati alla gioia, alla felicità ed alla innata e simpatica
vivacità dei bambini.
Evaristo Sparvieri