di Evaristo Sparvieri
Era un ufficiale dell’esercito romano ai tempi dell’antica
Roma sotto il dominio dell’imperatore Diocleziano: acerrimo e
spietato nemico dei Cristiani (284-305 d.C.)
Vitale aveva abbracciata la fede in Cristo, ma la professava
clandestinamente, essendo pericolosissimo esporsi, pena la
condanna a morte.
Un giorno (nell’anno 303 d. C, e forse proprio nel giorno del
28 aprile dell’antico calendario romano), mentre presenziava
nella citta’ di Ravenna ad un giudizio contro un medico di
fede cristiana di nome Ursicino, manifestò apertamente e
coraggiosamente la propria fede religiosa, allorquando vide
che l’imputato, per paura, stava rinnegando la propria fede
religiosa e giurare fedeltà alle false divinità pagane, per
imposizioni e minacce dei suoi spietati persecutori.
A tal punto il soldato Vitale, sprezzando ogni pericolo e
rompendo ogni indugio esortò Ursicino a non rinnegare la fede
in Gesù Cristo, dicendogli: “ Tu che, come medico hai salvato
tante vite umane, ora stai per uccidere la parte più nobile di
te stesso: tu stai per condannare la tua anima alla perdizione
eterna”.
Ursicino si ravvide e,Vitale ,scoperto di essere anch’egli
cristiano, insieme a Ursicino stesso, affrontò serenamente il
glorioso martirio ordinato dal giudice consolare Paolino,al
servizio dell’Impero.
Ambedue vennero scaraventati, con violenza, dentro una fossa ,
e poi ricoperti con pietre e terriccio, fino all’estremo
sacrificio.
Vitale era nato a Mediolanum (oggi Milano) ed aveva una
splendida famiglia la cui moglie era Valeria ed i figli
gemelli Gervasio e Protasio anch’essi martiri cristiani, ed
elevati, di conseguenza, agli onori degli Altari.
San Vitale Martire divenne Protettore di San Salvo nell’anno
1745. allorchè il Cardinal Pier Luigi Carafa donò al nostro
paese l’Urna contenente le Sacre Spoglie del Santo : Urna che
tuttora è custodita nelll’antica nostra Chiesa Parrocchiale
intitolata a San Giuseppe, sita nell’antico centro storico
della nostra Cittadina.