LA PRIMA CASA COMUNALE
di Evaristo Sparvieri
Anni' 20- Sposi: Sebastiano
Napolitano e Maria Fabrizio, suoceri di Evaristo
Sparvieri. In fondo è visibile il Municipio (dove è
scritto Mucipio), a destra il vecchio ufficio postale in
funzione sino agli anni '60 ed a sinistra la Chiesa di San
Giuseppe.
Lo sapevi che, anticamente, allorchè l’agglomerato urbano di San
Salvo, venne eretto a Comune , ebbe il suo primo ”Municipio”,
con ubicazione a fianco della Chiesa Parrocchiale, intitolata a
San Giuseppe, e precisamente ove poi venne costruito il vecchio
edificio scolastico, attualmente adibito ad Uffici Comunali,
staccati dalla sede principale di Piazza Giovanni XXIII ?
Esso era costituito da un povero e semplice fabbricato, di
altezza piuttosto bassa, facente unico corpo con l ’antica
“scuola elementare”, andata distrutta , intorno agli inizi degli
anni 1900 , in seguito ad incendio , causato da incuria di un
insegnate che lasciò, in aula, un braciere, con carboni ardenti,
usato quale mezzo di riscaldamento, durante le ore di lezione.
(Pare che il nome dell’insegnate sia quello di Don Cesare La
Valle).
Il pavimento di tutto lo stabile (municipio e scuola) era
costituito da tavole di legno, (sorrette, pur esse, da travi di
legno), e se i locali del Municipio vennero risparmiati dalle
fiamme, non solo lo si deve al pronto intervento
deisoccorritori, ma principalmente, perché fra i locali della
scuola e quelli del Municipio, non vi erano porte di
intercomunicazione.
Il vecchio Municipio, comprendeva una sola camera, con attiguo
angusto corridoio, che fungeva da anticamera, aereata ed
illuminata da una piccola finestra che dava sulla piazza
antistante il Municipio stesso.
Vi si accedeva per mezzo di una scalinata esterna (con relativo
pianerottolo), che, formata da vecchia e grezza costruzione in
muratura, mostrava evidenti segni di abbandono e di povertà.
A poca distanza , e quasi di fronte alla scalinata, vi era la
“cisterna comunale”atta a raccogliere l’acqua piovana della zona
e, specialmente, quella proveniente dal tetto della chiesa:
acqua, che poi, veniva adoperata per i vari usi dalle gente del
luogo.
Detta cisterna, con molta probabilità, venne realizzata dai
Monaci Cistercensi: fondatori di questo nostro nucleo abitato.
Nella parte sottostante tutto lo stabile, vi funzionava la
“Taverna Comunale”costituita da un unico ed umido seminterrato,
con pavimento di terra battuta, e che serviva a dare asilo ai
forestieri di passaggio ed alle cavalcature, di cui essi ne
facevano uso per i loro viaggi.
Tutta la costruzione , è stata demolita verso agli inizi degli
anni trenta, per dare luogo alla costruzione del nuovo edificio
scolastico, ora occupato dagli Uffici Comunali, come già detto
in precedenza.
Gli Uffici Comunali, poi, non ebbero più stabile dimora
(esercitando le loro funzioni in locali presi in affitto.
Evaristo Sparvieri