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Ogni mondo è paese, ma il mio paese è il mio mondo.
Fernando Sparvieri

Sfogliando pagine ingiallite dal tempo, ho incontrato mio padre.
Fernando Sparvieri

Sopr'a 'na culline tra li fiure
se trove stu paese 'ncantate,
sciabbindette chi ci l'ha piantate
loche chiù belle 'n pute' truvà.
Evaristo Sparvieri


SUA SANTITA’ GIOVANNI PAOLO II A SAN SALVO

MARZO 1983


di Evaristo SPARVIERI



S.S. Giovanni Paolo II

Orgoglio, onore e vanto, costituiscono le prerogative più appropriate di cui la nostra Cittadina può essere fiera, per aver avuto il grande privilegio di aver ospitato, il 19 marzo dell’anno 1983, la serafica e carismatica persona di Sua Santità Giovanni Paolo II.

Era una bellissima giornata di sole allorchè il Papa, (arrivato in elicottero ), come un “Angelo bianco” scese dal Cielo.

Atterrò nel piazzale antistante lo stabilimento della “Magneti Marelli” dove era atteso da una strabiliante folladi fedeli (più di centomila) giunti da ogni parte dell’Abruzzo e di altre Regioni limitrofe.

Venne accolto con traboccante giubilo, in uno scenario semplice e commovente, toccando i cuori di quanti erano accorsi, con entusiasmo e profonda Fede, alla Sua chiamata che, pur silenziosa, era pervasa da immenso amore e da santita’ profonda ed inequivocabile.

La Cerimonia Eucaristica, officiata dallo stesso Pontefice, si svolse solennemente nel piazzale dello stesso stabilimento su un sontuoso palco, appositamente allestito per il grandioso ed eccezionale avvenimento.

Dopo di che il Papa volle intrattenersi a dialogare con gli operai, pranzando con essi nella loro stessa mensa, ritenendosi ”operaio tra gli operai”: qualifica che Egli stesso ebbe nella sua Polonia, prima di consacrarsi alla vita sacerdotale.

Il nostro Papa ora è nella “Casa del Signore”. E’ nella Gloria del Paradiso. La sua umile ma imponente figura resterà indelebile, ad imperitura memoria dell’intera umanità che egli ha profondamente amato e abbracciato sempre in un unico amplesso di pace, di amicizia e di fratellanza, senza distinzione e predilezione di alcun genere, sia di razza che di altro.

Nel piacevole e commosso ricordo di tale importante ed indimenticabile avvenimento, si fanno voti perché il tratto di strada che va dalla “Marelli” all “S.I.V.”possa essere intitolato a Sua Santità Giovanni Paolo II, perché detta strada è stata inaugurata e aperta al traffico, proprio col passaggio su di essa, di Sua Santità, per il trasferimento pastorale da uno stabilimento all’altro, per mezzo di una “papamobile” scoperta, per l’occasione accuratamente e degnamente preparata.

Evaristo Sparvieri