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è un'informatrice di 88 anni, residente a San Salvo da tutta la vita.
Da questa pagina è possibile consultare integralmente l'insieme di dati raccolti per la realizzazioe della mia tesi di laurea triennale, dal titolo Il periodo ipotetico italoromanzo: sviluppo diacronico e analisi sincronica attraverso un case study, realizzata come prova finale in Linguistica generale presso l'Università di Bologna e grazie alla guida della professoresssa Gianollo Chiara.
Come si può dedurre dal titolo, la tesi si è concentrata sul periodo ipotetico. Per case study si intende invece un'inchiesta linguistica, ossia una raccolta di dati linguistici attraverso un test teso ad indagare un qualche fenomeno della lingua. Lo scopo della mia inchiesta può essere sintetizzato da tre domande:
Il test è strutturato in tre gruppi di domande: il primo gruppo è costituito da sei frasi da formulare in dialetto, il secondo dalle stesse sei frasi da formulare in italiano e il terzo consiste nello scegliere, tra due opzioni proposte, quale sia la formulazione più corretta in dialetto (vedi Test linguistico e risultati per visionare l'intero test e una tabella riassuntiva con i risultati da esso ottenuti).
La somministrazione del test ai parlanti ha avuto luogo tra dicembre 2018 e gennaio 2019 ed ogni informatore è stato intervistato idividualmente.
Le tre parti in cui è suddiviso il test sono state somministrate ai volontari l'una distinta dall'altra. In particolare, tra la prima e la seconda parte, il campione è stato sottoposto a un questionario sociolinguistico, ossia ad un insieme di domande relative a istruzione, abitudini linguistiche e impressioni sul dialetto (vedi Questionario sociolinguistico e risultati per visionare l'intero questionario e una tabella riassuntiva con i risultati).
La scelta di separare le formulazioni in dialetto da quelle in italiano è stata dettata dalla necessità di evitare interferenze dettate da ciò che in linguistica si definisce code-switching. Con questo termine si intende il passaggio, nel parlante, dall'impiego di una varietà linguistica (nel nostro caso il dialetto) all'impiego di un'altra (nel nostro caso l'italiano). Questo passaggio può spesso generare una serie di problematiche (ad esempio una differenziazione forzata, quindi non spontanea, tra i due codici) che si è tentato di evitare attraverso l'elemento "distrattore" rappresentato dal questionario.
L'intera inchiesta linguistica (le tre parti del test e il questionario) è stata somministrata oralmente, attarverso la lettura delle frasi da rendere prima in dialetto (prima parte del test) e poi in italiano (seconda parte del test), delle domande della terza parte e del questionario da parte mia, che ho svolto il ruolo di ciò che tecnicamente va definito "raccoglitore". I soggetti intervistati, il cui insieme si definisce tecnicamente "campione", sono stati 20 e, al fine di garantirne l'anonimato, saranno d'ora in poi indicati come S (che sta per soggetto) più un numero, corrispondente all'ordine cronologico di somministrazione (S1 è stato intervistato prima di S2, che è stato intervistato prima di S3 e così via).
I parlanti, tutti nati a San Salvo o qui residenti da molti anni, sono stati selezionati sulla base della loro dichiarata competenza dialettale. Tuttavia tre soggetti (S12, S14 e S20) sono stati eliminati dal campione. I loro dati dunque non figurano, poiché, forse anche per motivi legati all'emozione, non si sono dimostrati in grado di realizzare con spontaneità gli enunciati in dialetto, limitandosi ad una dialettalizzazione di strutture italiane.
Tutte le somministrazioni sono state oggetto di registrazione audio, il cui insieme è interamente riproducibile nei box sottostanti. Scorri con il mouse sui nomi dei soggetti: compariranno quattro file (corrispondenti a (1) prima parte del test, (2) questionario sociolinguistico, (3) seconda parte del test, (4) domande finali, presenti solo da S3 in poi) su cui cliccare per riprodurre le registrazioni.
Augurando a tutti buon ascolto, voglio approfittare dell'occasione per ringraziare Fernando Sparvieri, che mi ha permesso di ospitare questo mio lavoro sul presnte sito web in modo da dare alla comunità la possibilità di visionarlo e a me di diffonderlo. Ringrazio inoltre tutti i gentili partecipanti all'inchiesta che mi hanno concesso tempo ed entusiasmo e la professoressa Gianollo la quale, dopo avermi fatto innamorare della Linguistica, mi ha guidato nella realizzazione dell'elaborato di tesi, di cui l'inchiesta costituisce il nucleo fondamentale.
Passa con il mouse sui box per ascoltare le registrazioni dei parlanti!
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