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Ogni mondo è paese, ma il mio paese è il mio mondo.
Fernando Sparvieri







Chicche di storia

(del dr. Peppino Romondio)


Storie sansalvesi



PIER LUIGI CARAFA

di Peppino Romondio


Pier Luigi Carafa, nacque il 4 luglio 1677 a Napoli dai principi di Belvedere, Giovanna Grimaldi e Francesco Carafa.

Poichè non era primogenito, l’eredità patrimoniale con il titolo feudale paterno, di diritto spettavano al fratello maggiore Tiberio. Quindi dopo gli studi legali e la laurea in utroque iure, Pier Luigi Carafa scelse la carriera ecclesiastica. A Roma nel 1699, grazie ai vincoli di parentela con il Santo Padre , divenne il suo Cameriere Segreto nonchè Referendario delle due Segnature.

Il 19 luglio 1701 destinato dal pontefice Clemente XI come Vice-Legato ad Urbino, per circa tre anni esercitò di fatto tale governo, in assenza del superiore Legato card. Marcello d'Este. Nell’anno 1703 passò Governatore di Camerino e da qui con la stessa carica fu trasferito nel 1705 ad Ancona. Nel 1708, fù richiamato a Roma per ricoprire l'ufficio di Chierico della Camera Apostolica.

Nel 1711 con il titolo di Maggiordomo accompagnò a Milano il card. mons.Imperiali, legato a latere per l’incontro con il potente imperatore di Spagna.

Ottenuto l'incarico di presidente dalla Camera Apostolica, venne destinato ad alti incarichi e nel 1713 venne ordinato sacerdote e divenne arcivescovo di Larissa. Mesi dopo ottenne il titolo di Assistente al Soglio Pontificio e nell’estate dello stesso anno 1713 divenne il sostituto di mons. Archinto nella nunziatura di Firenze, capitale del Granducato di Toscana.

Incontrò in prima udienza anche Cosimo III de' Medici,però a Firenze si limitò solo a svolgere funzioni di rappresentanza tranne nel 1715 quando fu incaricato del negoziato per chiedere al granduca Cosimo III di unire la flotta toscana a quella Pontificia e Veneziana nella guerra contro i Turchi ottomani. Nel maggio 1717 si ristabilì a Roma con la nomina a Segretario della Congrega di Propaganda. Ricoprì tale carica per sette anni e si trovò a fronteggiare senza molto successo anche la secessione dei giansenisti e dei gesuiti missionari cinesi.

Nel 1724 dopo la morte di papa Innocenzo XIII , mons. Pier Luigi Carafa diventò Segreterio della Congrega de’ Vescovi e Regolari. Il nuovo pontefice Benedetto XIII decise di elevarlo alla porpora cardinalizia il 20 sett. 1728 e prese così il titolo presbiteriale di San Lorenzo in Panisperna. Fu in seguito assegnato anche alla Congrega de’ Vescovi e Regolari, di Propaganda Fide, dell'Indice e della Disciplina de’ Regolari . Nel conclave del 1730 non giocò ruoli di primo piano, ma dal 16 dicembre 1737 prese il titolo di Cardinale di S.Prisca e fino al 1738 divenne anche camerlengo del Sacro Collegio. Nel 1739 venne nominato Protettore dell'Ordine camaldolese.

Nel nuovo conclave del 1740 P.Luigi Carafa sostenne la candidatura del card. Aldrovandi.

Il nuovo pontefice eletto papa Benedetto XIV lo elevò Vescovo di Albano nel settembre del 1740 e dal 1741 lo chiamò a far parte della ricostituita Congrega de’ Cardinali con l’incarico di vigilare sull’operato dei collegi di S. Pietro in Montorio.

Nel 1751 il cardinal P.L. Carafa passò al vescovato di Porto e S.Rufina e due anni dopo nel 1753 a quello di Ostia e Velletri.

Durante la lunga carriera ecclesiastica Pier Luigi Carafa in qualità di Abbate Commendatario assunse redditizie gestioni di Badie Monastiche Cistercensi tra cui quella di SS Vito e Salvo, in diocesi abruzzese teatina. Nella piccola chiesetta abruzzese il probo abate sansalvese si adoperò per farvi pervenire le sacre reliquie di S.Vitale martire di Ravenna,autenticate di suo pugno con pergamena e sigillo porporale,che purtroppo poi sono andati perduti. Con bolla del 27 agosto del 1754, il cardinale P.L.Carafa investì Ignazio Boncompagni, Chierico figlio del duca Gaetano, della sua altra commenda sul castello di S.Casto vicino Sora e Isola del Liri , la cui rendita era di 150 ducati l'anno. Invece a favore dei frati celestini vastesi concesse il beneficio di enfiteusi per 850 scudi annui sulla Commenda del feudo badiale cistercense di San Salvo.

Mons. Pier Luigi Carafa, abate commendatario della Badia di S.Salvo, cardinale decano del Sacro Collegio, morì il 15 dicembre del 1755 a Roma e venne sepolto nella chiesa di S. Andrea delle Fratte,nella cappella di San Francesco di Sales. In tale chiesa oggi vi è una imponente statua a lui dedicata.


Peppino Romondio


Stemmi di Mons.Pier Luigi Carafa


Mons. Pier Luigi Carafa







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