Nella foto accosciato, con
il pallone tra le mani, il portiere Nicola De Luca, detto
Lupo.
Tra i dirigenti si riconoscono a sin. Alfiere Evangelista,
con giacca e cravatta e Tonino Longhi, il terzo da destra
con giacca, cravatta e pullover scuro, tra i fondatori
qualche anno prima della mitica squadra.
Si è spento a 79 anni, Nicola De Luca, portiere della
Tenax, storica e gloriosa squadra di San Salvo degli anni
50’.
I tifosi lo chiamavano lupo per la sua incredibile agilità
e prontezza tra i pali. Difese per circa 10 anni la porta
della squadra della sua città. Scattante come un felino,
coraggioso e sicuro nelle uscite.
Allenava la squadra un geometra giovanissimo, Mario
Ciavatta, uno dei pochi in tutta San Salvo ad avere il
diploma delle scuole secondarie superiori.
Il campo occupava l’area compresa tra la via Socrate e via
Omero e non era recintato. Le condizioni del campo erano
pessime: in inverno veniva sommerso dalle acque della
pioggia, d’estate si faceva duro e pieno di crepacci,
pietre sparse ovunque. Non per niente i giocatori avevano
bubboni e cicatrici in ogni parte del corpo.
Nicola a 10 anni venne preso come apprendista calzolaio. A
12 era già bravo a cucire le tomaie con una particolare
tecnica, facendo uso della subbia e lo spago incerato.
Il padre “Paulìcce dilìque” era il banditore del paese.
Diventato adolescente, Nicola comprò un vecchio desco con
relativi attrezzi da ciabattino e si mise in proprio. Non
potendosi accollare le spese per l’affitto di qualche
piccolo locale, si sistemò in un angoletto della casa.
Quando la giornata era bella, piazzava il desco sul
marciapiede davanti casa dove c’era sempre gente intorno:
compagni di squadra, amici, clienti. Tre volte alla
settimana lasciava il lavoro, per andare ad allenarsi.
Quante partite contro le squadre dei paesi vicini! Non si
pagava il biglietto d’ingresso.
Alla fine del primo tempo passava un dirigente con un
cestino, dove ognuno offriva ciò che poteva, per sostenere
le spese della squadra. Le partite più emozionanti
venivano solitamente organizzate durante le feste
patronali. Quante volte, Nicola, con i suoi voli
acrobatici evitò la sconfitta. Usciva dal campo sempre tra
gli applausi. “Lupo” se n’è andato, ma resterà per sempre
nella storia del calcio sansalvese .
Michele Molino