Fiorentino Fabrizi
(Il Maestro
)
di Fernando Sparvieri
Il maestro Fiorentino Fabrizi
il primo a destra, alle sue spalle il Cav. Giuseppe Di
Stefano, capo Virgili Urbani in pensione ed il Cav. Uff.
Leone Balduzzi, il primo a sinistra, co-fondatore e
Presidente della Banda Città di San Salvo, con un gruppo
di primi allievi di Fiorentino
Sono trascorsi trent’anni da
quando Fiorentino ha fondato la Banda Città di San Salvo.
Conobbi Fiorentino nel 1977. Originario di Castel di Ieri,
vicino Sulmona, era venuto a San Salvo come tanti, per lavoro.
Lo conobbi in occasione del 1° Festivale Regionale canoro
Città di San Salvo che si tenne al Cineteatro Biagino.
Fiorentino, invitato a parteciparvi come strumentista, suonò
il trombone. Si vedeva lontano un miglio che era bravo, un
vero professionista. Ricordo che partecipai anch’io quell’anno
come “ospite d’onore” a quel festival interpretando con la
chitarra “Marcia alla Turca” di Mozart. Durante le prove
mostrai a Fiorentino lo spartito: leggeva la musica come
pochi. Restai impressionato dalla sua bravura e dalla sua
competenza in materia. Mi disse che sotto le armi era stato
componente della Banda dell’Esercito Italiano e che la sua
passione era la banda.
San Salvo in quel periodo viveva un momento di assoluto
silenzio musicale. Non vi erano scuole di musica, ma
sopratutto erano pochi coloro che, da autodidatti, suonavano
strumenti a fiato. La conoscenza della musica era limitata a
pochi ed i ragazzi suonavano principalmente le chitarre, tutti
ad orecchio.
Negli anni '30-'40 vi era stato Don Peppe Cilli, padre di Don
Vitale che lavorava al Comune, che era stato musicista
eccelso, essendo stato componente dell’orchestra del Teatro
San Carlo di Napoli, il quale, al suo ritorno a San Salvo dopo
la pensione, aveva insegnato musica a giovani dell’epoca.
Erano stati suoi allievi mio zio Antonino Sparvieri,
mandolinista e violinista, (mi disse una volta Balduzzi: non
ho mai visto un mandolinista come tuo zio), Romeo Marzocchetti
ed altri di quella generazione (indirettamente fu maestro
anche di mio padre che carpiva le lezioni al fratello).
Dopo Don Peppe per un lungo periodo non vi furono più maestri
di musica a San Salvo. Negli anni '70-'80 vi furono Tonine
Mariscialle, che insegnava musica, fisarmonica e chitarra, il
maestro Pino Piccirilli, più o meno idem, e qualcun altro; la
cultura bandistica continuava ad essere latitante nel nostro
paese, al contrario di molti paesi limitrofi come
Fresagrandinaria, Dogliola, Casalanguida.
Sollecitato dal Cav. Leone Balduzzi, che mise a disposizione
degli allievi una sua casa vicino P.zza San Vitale,
Fiorentino, negli anni '80, diede origine ad un progetto
ambizioso: creare la prima banda a San Salvo. Quanti allievi
abbia avuto Fiorentino in tutti questi anni è quasi
impossibile stabilirlo: centinaia e centinaia, intere
generazioni di ragazzi, portati ad altissimo livello, come è
avvenuto per molti di loro, confluiti in tanti nei
Conservatori.
Non è stato facile per Fiorentino realizzare il suo progetto,
sopratutto perché il tempo giocava a suo vantaggio e
svantaggio: gli allievi, che con il tempo imparavano,
crescevano e partivano per le università o per lavoro,
abbandonando di fatto la banda. Fiorentino li rimpiazzava con
altri ragazzi, tirati su da zero. Forse se oggi riuscissimo a
rimetterli tutti insieme, almeno per una serata, assisteremmo
al concerto di una grandissima banda per numero di componenti.
E Fiorentino è stato IL MAESTRO di tutti.
E’ questo principalmente il grande merito che ha avuto
Fiorentino a San Salvo: quello di essere stato “IL MAESTRO”,
di aver seminato come nessun altro la musica a San Salvo, di
aver insegnato a leggere e scrivere la musica a tantissimi
nostri figli, in un periodo di grande sterilità musicale.
Il 27 aprile 2014, in occasione delle festività in onore di
San Vitale Martire, in Piazza San Vitale verrà allestita la
cassa armonica per celebrare degnamente il trentennale della
nascita del “Complesso bandistico Città di San Salvo”. Non era
in programma la cassa armonica, ma è stata fortemente voluta
da un gruppo di nostri amici concittadini che rispondono al
nome di Osvaldo Menna, Marco Granata e Antonino Vicoli.
Sarebbe davvero bello che la sera del 27 Aprile tutta San
Salvo si riunisse in Piazza San Vitale per tributare un
caloroso applauso di ringraziamento a Fiorentino ed alla sua
banda, oggi egregiamente diretta dalla gentile signora
Roberta, figlia di Fiorentino.
Sarebbe il modo migliore per dare un riconoscimento a chi,
solo per pura passione, senza alcun scopo di lucro, ha
contribuito in modo inequivocabile alla tangibile crescita
culturale del nostro popolo.
Io, da sansalvese, mi sento di dire una sola parola all’amico
Fiorentino: GRAZIE
26 aprile 2014
Fernando Sparvieri