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Ogni mondo è paese, ma il mio paese è il mio mondo.
Fernando Sparvieri







Ma chi sarebbero li salvanése

I racconti di Fernando Sparvieri



Un po' di storia locale raccontando personaggi










Il viaggio della speranza
(Don Cirillo Piovesan)

di Fernando Sparvieri


Da quando sono diventato vecchio, nel senso che mi occupo di cose antiche, spesso mi viene in mente una frase che Don Ettore Cirese, l’esattore, disse una volta a mio padre, suo intimo amico: “Quando uno incomincia a raccontare cose del passato, vuol dire che è fregato!!”.

Riflessione!

Sperando di non essermi fregato veramente (e se non lo sono poco ci manca), il motivo per il quale da un po' di tempo mi improvviso a raccontare storie di una San Salvo d’altri tempi è molto semplice: ho realizzato questo “benedetto” sito (www.sansalvoantica.it) e qualcosa ogni tanto ce la devo pure scrivere. Tengo a rassicurare tuttavia i miei amici, almeno quelli che mi seguono su queste pagine, di non essermi ancora rincitrullito del tutto, anche se a furia di immedesimarmi in un “antiquario”, devo ammettere che un pò di ruggine è subentrata nel mio cervello, sopratutto dall’orecchio musicale, l’unica e forse vera cosa utile che mi ha fornito madre natura.

Dopo questa breve digressione, tornando a Bomba, cioè al sito, che proprio una bomba non è, e neppure un mortaretto, oggi volevo parlarvi di una vecchia fotografia che mi è capitata tra le mani.

La foto in questione ritrae dei nostri vecchi concittadini su un carro merci ferroviario, costituito da una locomotiva e due vagoni. Nel primo vagone si riconoscono Carminuccie lu cuasuluáne (Carmine Onofrillo, detto il casolano), Salvatore Cardarélle (Silvio Cardarella, padre del dott. Erminio Cardarella), Amedé' di Zi 'ngrélle (Amedeo Fabrizio, il panettiere), Virgilie de Jnnarìlle (Virgilio Cilli), l'ex Sindaco Vitale Piscicélle (Enrico Vitale Piscicelli), Ninuccie lu puanattiìe (Federico Galante, panettiere). Nell'altro vagone, invece, in ordine sparso, si intravedono lu muèdeche Russe (il medico Vittorino "Lillino" Russo), Do' Lélle, il Sindaco (Vitale Artese), Spadáre, Buttáre e Reme Háspare (il sen. Giuseppe Spataro, l'On. Carlo Bottari e l'on. Remo Gaspari), Don Pumbuè Suriane, (Don Pompeo Suriani, Presidente della Provincia), Germano De Cinque (il senatore) lu Prufuette di Chìjti (il Prefetto di Chieti) e tanti altri "pizze grusse" (personaggi importanti), tutti a “cavalle a lu trene" (a bordo del treno).

A questo punto è scattata nel mio cervello la molla della curiosità e mi son chiesto: ma cosa ci faceva tutta quella gente su quel treno? E sopratutto dove stava andando?

Escludendo a priori che i nostri amici fossero stati fatti prigionieri e deportati nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale (se non altro per l’aria di allegra compagnia che regnava su quei vagoni merci), alla fine ho capito il motivo di quel viaggio: si recavano, partendo dalla vecchia stazione ferroviaria di San Salvo alla SIV, e la foto risale al giorno dell’inaugurazione del tracciato ferroviario che collega tutt’ora la vecchia stazione di San Salvo agli stabilimenti SIV. A tagliare il nastro inaugurale fu Vittorino Colombo, esponente di primo piano negli anni '60 del mondo politico ed istituzionale.

Di primo acchito, vedendoli ritratti su quei vagoni e pensando alle vigenti norme in materia di sicurezza, ho pensato :"Ma guarda un po' come cambiano i tempi!" e mi è venuto quasi da ridere, ma poi guardando meglio la foto, ho visto che ridevano anch’essi, sopratutto i sansalvesi, e mi son chiesto… ma cosa ci...avranno da ridere.

La risposta dopo un po' me la son data: secondo me ridevano, o meglio sorridevano, perché erano felici, perchè avevano intuito che su quel treno non erano soli, ma c’era tutta San Salvo ed un pezzo d'Italia, che quel breve viaggio li avrebbe portati molto lontano, verso il progresso ed il benessere, ed erano contenti perchè avevano capito che da quella vecchia stazione non sarebbero più partiti i loro figli, che molti sarebbero tornati, e che figli di altri paesi sarebbero arrivati, per diventare tutti fratelli.

Davvero una bellissima foto, astrattamente significativa, per certi versi emozionante. Se un titolo dovessi dare a quella fotografia, sceglierei : “Il viaggio della speranza”.

Una cosa però non mi quadrava in quella giornata, sopratutto guardando un'altra foto gemella, scattata nella stessa occasione.

Mancava in quelle foto Don Cirillo Piovesan, il prete.

Perché Don Cirillo, che aveva dato anch’ Egli il suo contributo alla partenza di quel treno, non era lì quel giorno? Perchè c’era un altro prete?

All’inizio non riuscivo a capire, ma alla fine, la memoria mi ha assistito.

La foto era del 1964 ed il prete ritratto era Don Vincenzo Russo, vicario arcivescovile di Vasto, che salì su quel treno al posto di Don Cirillo.

Don Cirillo, infatti, non potè salire su quel treno perchè era salito tempo prima su un altro treno, quello che lo ricondusse a Mussolente (VI), suo paese natio, dopo i famosi scioperi contro di lui del 1964 e quindi non potè compiere quel “Viaggio della speranza”, Egli, che Padre e Figlio adottivo di questa nostra terra, tanto aveva sperato e pregato per la crescita spirituale e sociale della sua San Salvo.

Don Cirillo, tuttavia, si prese, per modo di dire, dopo qualche mese la sua bella rivincita. Vi sono foto che lo ritraggono seduto in prima fila il 5 Dicembre 1966, tra le autorità civili, politiche e religiose, quel giorno in cui venne Moro a San Salvo ad inaugurare la SIV.

Molte delle foto digitali che posseggo, provengono proprio dall’album personale di Don Cirillo Piovesan, che ne fece dono, prima della sua morte, ad Alfredo Bucciantonio. Ve ne sono tantissime che lo ritraggono con i suoi chierichetti ed il suo “secchiello” durante le inaugurazioni di tutte le opere pubbliche, mentre benedice tutti.

In una sola non c'è.

In quella del "viaggio della speranza".

Questioni di coincidenze di treni e della vita.


Fernando Sparvieri








I racconti di Fernando Sparvieri

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MA CHI SAREBBERO
LI SALVANESE

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I pionieri del mare ed altro


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(Emilio Del Villano)















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