Gaetano De Vito
(In ricordo del dr. Gaetano De Vito)
di Fernando Sparvieri
Caro Gaetano,
mi sembra ieri, quando ancora studente liceale, prendevi
l’autobus insieme a me e tanti altri ragazzi, per andare a
scuola a Vasto.
In mezzo a noi, eri timido, o almeno lo sembravi.
Noi eravamo lì, su quell’autobus sgangherato di Tessitore, che
era quasi un residuato bellico, tutti a far commedia, facendo
spesso arrabbiare il fattorino. Tu invece, con quel tuo
borsone di pelle, ricolmo di libri, avevi un contegno unico,
da bravo ragazzo educato che eri e che sei sempre stato.
A ripensarci oggi eri già da allora il migliore, il migliore
di tutti noi.
Sei stato, da adulto, persona e medico serio: mai una parola
fuori luogo, mai un atteggiamento fuori dalle righe. La Tua
umiltà era bontà d’animo.
Ho avuto spesso occasione di dialogare con Te. Ricordo quando,
già cardiologo all’Ospedale Civile di Vasto, Ti chiesi di
venire a visitare mia madre. Non me lo facesti ripetere due
volte.
Arrivasti a casa, le facesti l’elettrocardiogramma, e mi
dicesti che non c’era nessun problema. Alla mia domanda, un
po’ imbarazzata, con la quale ti chiedevo a quanto ammontasse
l’onorario, mi rispondesti con il Tuo sorriso e con la Tua
voce pacata: “Fernando! Ma stai scherzando?”. Già conoscevo la
tua risposta.
Non eri il mio medico curante, ma spesso mi capitò di
accompagnare nel Tuo ambulatorio, per mia iniziativa, qualche
amico che si era sentito male in piazza. Ci facesti subito
entrare e dopo la visita, alla solita domanda sull’onorario,
rispondesti sempre allo stesso modo: “Nulla!”. Non importava
se chi varcava la soglia del Tuo ambulatorio fosse Tuo
paziente o meno.
Questo eri Tu, caro Gaetano, medico figlio di medico, che
svolgeva la sua professione che era missione, a cui eri stato
abituato sin da piccolo, fedele al giuramento di Ippocrate con
umanità, come si conviene solo ai grandi luminari della
scienza. La Tua umanità rasentava la santità.
La Tua prematura dipartita ci lascia sconvolti, con un vuoto
dentro incolmabile, così come succede ogni qualvolta ci
lasciano su questa Terra per sempre amici o persone degne di
essere definite tali.
Si dice che le brave persone volino in cielo prima degli
altri.
E’ un’amara consolazione.
Sono sicuro che gli angeli Ti accoglieranno in Paradiso e
faranno una gran festa, perché è tornato in cielo uno di loro.
Ciao Gaetano.
Fernando Sparvieri
San Salvo, 30 Settembre 2020